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Leonardo da Vinci, nel 1502, è in Romagna al seguito di Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI, che si sta creando un regno a spese dei signori locali. Leonardo è incaricato, con pieni poteri, di esaminare città e rocche e decidere gli eventuali lavori di consolidamento.
Sarà un’esperienza breve (non dura neppure un anno), in cui Leonardo – che pure detesta la violenza e la guerra, “pazzia bestialissima” – esprime tutto il suo genio di osservatore e la sua straordinaria innovazione tecnologica.
Questo libro, di coinvolgente lettura, racconta l’eccezionale parentesi romagnola di Leonardo; tratteggia le vite del maestro toscano e del crudele tiranno che si illuminano a vicenda per i forti, profondi contrasti.
La figura di Leonardo appare qui in tutta la sua meravigliosa, affascinante, irripetibile, umanissima grandezza.